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L’utilizzo della tecnologia deepfake nel conflitto ucraino non è un fatto nuovo, ma ciò che è successo ai sindaci di Berlino, Vienna e Madrid ha dell’incredibile. Quella in corso nell’Europa orientale è una guerra ibrida, che sfrutta armi tradizionali – se così possiamo definirle – e contestualmente anche strumenti digitali, a dimostrazione di come la rete sia diventata non solo un contesto, ma anche un mezzo per combattere il nemico. Eclatante è stato il caso del falso Zelensky che a marzo su Facebook aveva alzato bandiera bianca annunciando la resa. Nulla di più falso, ma intanto il video era circolato ed aveva rischiato di destabilizzare il Paese.

L’ultimo episodio riguarda Vitaly Klitschko, sindaco di Kiev. L’ex pugile avrebbe contattato i sindaci delle tre città europee per discutere della guerra in corso in Ucraina, ma dopo diversi minuti di conversazione il video ha destato sospetti ed è stato constatato che si trattava di un falso primo cittadino, replicato sotto forma di deepfake. La conferma della “truffa” è arrivata successivamente anche da Klitschko in persona (quello vero), che ha denunciato il fatto:

Diversi sindaci europei sono stati contattati da un falso sindaco di Kiev che ha affermato cose assurde,


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Di admin