CONDIVIDI:

Nelle scorse ore è successo un fatto piuttosto curioso: la Cina ha detto di aver trovato una possibile prova… dell’esistenza di una civiltà aliena. Più precisamente: stando a quanto riporta Bloomberg, la testata online Science and Technology Daily, controllata direttamente dal governo di Pechino e giornale ufficiale del Ministero della scienza e della tecnologia, ha pubblicato un articolo in cui si diceva che il suo mega radiotelescopio Giant Eye (il più grande del mondo, in effetti) aveva captato dei segnali radio diversi da tutti quelli mai osservati prima e che i ricercatori li stavano analizzando ulteriormente. L’articolo è rimasto online per poco tempo, poi è stato rimosso, senza spiegazioni. Vale la pena osservare che venivano citati diversi scienziati e team, tra cui:

  1. Il responsabile della ricerca di civiltà extraterrestri Zhang Tonjie dell’università Beishida di Pechino;
  2. L’osservatorio astronomico dell’Accademia Nazionale delle Scienze cinese (CAS);
  3. L’università di Berkeley in California.

Naturalmente il punto più interessante è il terzo, perché valica i confini nazionali in un Paese noto per il massiccio ricorso a tecniche di comunicazione propagandistiche, ma al momento nessuna delle entità coinvolte ha risposto alle richieste di commenti/conferme delle varie testate che si sono interessate al caso. L’articolo, come è facile immaginare, si stava diffondendo molto rapidamente sui social network locali, in particolare su Weibo, e su altre testate giornalistiche sempre locali, sia controllate dal governo sia indipendenti.

In ogni caso, sempre secondo Bloomberg l’articolo diceva che nel 2020 il team dedicato alla ricerca di vita intelligente extraterrestre aveva identificato almeno due set di segnali sospetti studiando i dati raccolti nel corso del 2019, e un altro era stato identificato nel 2022 analizzando alcune registrazioni dirette verso esopianeti potenzialmente in grado di ospitare la vita.


CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE

Di admin