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Il costo per un pieno di benzina o diesel continua a salire. I dati odierni – poi li vedremo nel dettaglio – evidenziano che in modalità self, la benzina costa mediamente 2,043 euro al litro. Se non ci fosse stato il taglio delle accise di 30,5 centesimi, oggi, rifornire la propria vettura costerebbe molto di più.

Come sappiamo, però, il taglio delle accise non è una misura strutturale ma temporanea. Il termine ultimo è stato già prorogato per consentire di contenere i prezzi di rifornimento. Adesso, la scadenza è l’8 luglio. Tuttavia, lo scenario attuale non permette di rimuovere questo taglio perché significherebbe far salire alle stelle i costi dei carburanti.

Per questo, il Governo ha iniziato a muoversi. Non troppo tempo fa abbiamo visto che si sta già pensando a prorogare nuovamente il taglio delle accise. Tuttavia, da più parti si chiede un ulteriore intervento. A quanto pare, sul tavolo ci sarebbe l’ipotesi di porre un tetto al prezzo della benzina e diesel per due mesi. Insomma, per arrivare alla fine delle vacanze estive. Questa possibilità arriva all’interno di un emendamento al DL Aiuti, in commissione alla Camera, da parte del PD. Per poterlo attuare servirà un Dpcm che stabilisca il prezzo massimo dei carburanti che non si potrà superare per 60 giorni. Il testo, nello specifico, prevede che il ministro della Transizione ecologica, di concerto con l’omologo dello Sviluppo economico, definisca


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Di admin