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Dopo aver collezionato 10 multe, per un totale di 50 milioni di euro, il colosso di Cupertino si è rassegnato a condurre un dialogo con le autorità olandesi per sbrogliare la matassa relativa ai pagamenti sollevata da Match Group, la società che sta dietro alle app di appuntamenti come Tinder, OkCupid e Match.com.

E così venerdì è arrivato l’annuncio di un nuovo aggiornamento per le regole che consentono agli sviluppatori di app di appuntamenti di utilizzare sistemi di pagamento di terze parti in Olanda in seguito a quelle che l’azienda ha definito “conversazioni produttive con l’Autorità olandese per i consumatori e i mercati (ACM)“. Questa revisione è l’effetto della pressione delle autorità olandesi che non si sono accontentate della prima concessione operata da Cupertino, chiedendo ed ottenendo un ulteriore ammorbidimento.

UN ALTRO MORSO ALLA MELA

Rispetto alla regolamentazione proposta in precedenza, pubblicata a marzo, Apple ha accettato che gli sviluppatori non debbano più scegliere se implementare all’interno delle app solo un metodo di pagamento – e dunque App Store oppure di terze parti -, autorizzandoli quindi a fare impiego di entrambi qualora lo desiderino. Inoltre, ora potranno mostrare il prezzo dei contenuti in vendita in-app, rimuovendo quindi la regola per cui un collegamento ad una tipologia esterna di pagamento non poteva includerlo.

Anche i messaggi che comparivano a schermo nel momento in cui l’utente sceglieva di procedere col pagamento sfruttando una soluzione di terze parti sono stati rivisti e “ammorbiditi”, rendendoli meno spaventosi. Infine, Apple ha affermato di aver esteso lo sconto del 3% sulle commissioni per gli acquisti in-app anche a quegli acquisti che si qualificano per una commissione inferiore (ad esempio, iscritti all’App Store Small Business Program o servizi in abbonamento dopo un anno di servizio a pagamento, entrambi già idonei per una commissione del 15%).


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Di admin