Jack Dorsey deve essersi leccato i baffi (forse tutta la barba) quando ha venduto all’asta il primo tweet della storia per 2,9 milioni di dollari sotto forma di NFT. “Ho appena impostato il mio twttr” è il contenuto del costosissimo messaggio che ha sancito la nascita di Twitter: l’ex CEO ha poi devoluto la cifra incassata in beneficenza.
just setting up my twttr
— jack (@jack) March 21, 2006
L’acquirente si chiama Sina Estavi, è un cripto-imprenditore iraniano e sin dal primo momento si era capito che la sua era stata una mossa, diciamo così, speculativa. L’intenzione era quella di rivendere il tweet ad una cifra superiore. E 50 milioni di dollari sono decisamente una cifra superiore rispetto a 2,9 milioni, se la matematica non è un’opinione. Peccato che nessuno, sul mercato, abbia avuto la benché minima intenzione di spendere una cifra del genere per ricevere in cambio un tweet, per di più come non fungible token.