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Sembra che Samsung stia cominciando a prendere atto del fatto che qualcosa non funziona all’interno della sua divisione dedicata ai semiconduttori, specialmente quando si parla di chip realizzati con il suo più recente ed evoluto processo produttivo a 4 nm. É quello adottato per il nuovo Exynos 2200 presente su tutti i Galaxy S22 europei e sullo Snapdragon 8 Gen 1 di Qualcomm, due chip che presentano entrambi problematiche abbastanza note per quanto riguarda il tema dell’efficienza energetica.

Qualcomm ha preso atto della situazione e per il suo Snapdragon 8+ Gen 1 si è rivolta direttamente a TSMC e al suo processo produttivo a 4 nm, notoriamente più performante di quello della casa sudcoreana, al punto che i dati del nuovo chip parlano di un drastico miglioramento proprio sul fronte dei consumi. Qualcomm conferma che si parla di un terzo dei consumi in meno rispetto alla versione base di 8 Gen 1, una riduzione che solitamente viene raggiunta solo con un salto generazionale, cosa che non è avvenuta in questo caso.

SCAPPANO I CLIENTI, SAMSUNG CORRE AI RIPARI

L’uscita di Qualcomm dal portafoglio di clienti di Samsung è stato senza dubbio un colpo importante per la casa di Seoul, che sembra aver reagito – stando alle ultime informazioni riportate da Business Korea – con un licenziamento di alto profilo. A farne le spese è stato il capo della divisione di ricerca di Samsung Semiconductor, il quale è stato sostituito da Song Jae-hyuk, già Vice Presidente della divisione che si occupa dello sviluppo delle memorie flash (a lui si deve la transizione verso le NAND super-stacked).


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Di admin