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Produrre energia da un’alga si può e non è nemmeno così complicato come si potrebbe pensare. C’è riuscito il Dipartimento di Biochimica dell’Università di Cambridge che, dopo 12 mesi ininterrotti di esperimenti, ha messo nero su bianco i risultati dello studio (ora disponibile su Energy & Environmental Science). Siamo dunque ad un punto di svolta per generare energia verde al 100%? Forse non ancora ma il team che ha lavorato su questa possibile soluzione ha di fatto aperto un filone di ricerca tutto da esplorare.

É bastata l’alga Synechocystis per alimentare un microprocessore Arm Cortex M0+, ampiamente utilizzato all’interno dei prodotti dell’IoT. Tramite fotosintesi, l’alga ha raccolto energia e la piccola corrente elettrica creatasi è stata fornita al microprocessore attraverso un elettrodo di alluminio.

Nulla di introvabile (l’alga è comunissima, non è tossica e nemmeno costosa) e tutti i componenti si possono reperire facilmente senza particolari esborsi. Una soluzione ideale in quanto replicabile, scalabile, economica, ecosostenibile e, soprattutto, fa capire come i miliardi di dispositivi connessi (saranno 27 miliardi nel 2035) debbano autoalimentarsi per funzionare anzichè essere alimentati.


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Di admin