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Arc Alchemist è il nome in codice che identifica le prime schede grafiche dedicate Intel per il mercato consumer-gaming, un settore che, crisi attuale a parte, è molto competitivo e vedrà l’azienda di Santa Clara battagliare con due colossi come NVIDIA e AMD (e non sarà semplice). La marcia di avvicinamento alle schede grafiche Intel Arc – ricordiamo che Alchemist è il nome in codice di questa prima generazione di GPU – è stata piuttosto lunga; per il colosso di Santa Clara non è stata una passeggiata, non visto il livello dei competitor – Radeon RX 6000 e GeForce RTX 3000 – ma a nostro avviso anche per una questione tecnica e di “prudenza” (memore del progetto Larrabee) che, di fatto, ha portato a una “dilatazione” della roadmap iniziale.

Senza andare troppo indietro nel tempo, le prime informazioni concrete sulle schede grafiche Intel risalgono al 2018, quando Intel iniziò a togliere i veli all’architettura Xe, alla base non solo delle GPU gaming ma anche di quelle per il segmento server e HPC (vedi Intel Ponte Vecchio). In quel periodo, precedente all’arrivo del nuovo CEO Pat Gelsinger per intenderci, sono arrivati in azienda Raja Koduri e Jim Keller (che poi ha subito lasciato), due figure importanti che in questi tre-quattro anni hanno portato preziose competenze in azienda in ambito CPU e soprattutto GPU. Koduri è sicuramente il punto di riferimento per questa prima generazione di GPU dedicate Intel, un mercato – insieme a quello gaming – troppo proficuo perché Intel gettasse la spugna, dimostrando se vogliamo anche una certa tenacia. Il lancio non è molto lontano (ne parleremo a seguire) e staremo a vedere se questa attesa sarà premiata, o meglio, se premierà sia Intel che gli utenti finali.


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Di admin