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L’industria videoludica è quella che muove più soldi su scala globale all’interno del settore dell’intrattenimento. Non si tratta di una realtà antica, ma neanche di una notizia dell’ultimo minuto: l’importanza dei videogiochi nell’immaginario collettivo è cresciuta in maniera costante nel corso degli ultimi 40 anni. Negli ultimi 20, in particolare, la parabola è stata verticale, e negli ultimi 10 l’intersezione col mobile gaming ha permesso di raggiungere nuovi, enormi bacini di pubblico prima inesplorati, e di studiare nuovi modelli di business.

Tutto bello, ma in Italia non sembriamo esserci accorti di questo boom per tempo. Per fortuna, però, qualcosa comincia a muoversi. E così sotto la spinta di IIDEA, l’associazione di categoria nazionale del mondo videoludico, nel nuovo decreto di ripartizione del fondo per il cinema e l’audiovisivo firmato dal Ministro della cultura Dario Franceschini vengono stanziati ulteriori 11 milioni di euro a copertura del Tax Credit Videogiochi per il 2022.

COS’È IL TAX CREDIT E PERCHÈ AIUTA L’INDUSTRIA AD ESPRIMERSI

Tramite il Tax Credit gli sviluppatori ed editori italiani del settore potranno vedere riconosciuto il credito d’imposta del 25% sui costi di produzione. Secondo IIDEA questi nuovi fondi potrebbero consentire di sbloccare fino a 44 milioni di euro di investimenti, consentendo quindi a numerosi progetti che non avrebbero mai visto la luce di esistere.


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Di admin