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Le nuove politiche sulla privacy di WhatsApp, entrate in vigore lo scorso 15 maggio, continuano ad essere contestate in tutto il mondo, nonostante l’azienda si sia presa maggior tempo per spiegare le sue posizioni. L’ultimo aggiornamento della vicenda arriva dall’India, dove il governo locale ha inviato una lettera a WhatsApp nella quale le viene ordinato di non limitare le funzionalità dell’account di tutti gli utenti indiani che non vogliono accettare le nuove politiche, in quanto l’azione sarebbe contraria alle leggi indiane.

L’azienda ha confermato che non applicherà alcuna limitazione e che si atterrà alle leggi, creando di fatto un precedente che potrebbe vanificare del tutto l’applicazione delle nuove politiche sulla privacy, dal momento che il caso indiano ha fondamentalmente annullato ogni penalizzazione per chiunque non accettasse l’aggiornamento dei termini e delle condizioni di WhatsApp.

Nonostante ciò, WhatsApp ha confermato che continuerà ad inviare delle notifiche che inviteranno gli utenti ad accettare le nuove politiche e ciò potrebbe continuare sino a quando il PDP (Personal Data Protection) non verrà approvato dal governo locale. Sembra infatti che anche l’India si stia dotando di uno strumento a protezione dei dati dei suoi cittadini, un po’ come fatto in precedenza dall’Unione Europea con il GDPR.


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Di admin