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Dopo i primi “esperimenti” sulla GeForce RTX 3060 presentata a febbraio, NVIDIA annuncia ufficialmente l’arrivo sul mercato di nuovi modelli GeForce RTX 30 con hash-rate limitato, una mossa che, almeno sulla carta, dovrebbe permettere all’azienda di garantire una maggiore disponibilità di schede grafiche per i gamer, verosimilmente a discapito dei miner di criptovalute. Nel post pubblicato sul blog ufficiale, l’azienda californiana sottolinea come le peculiarità delle GPU con architettura Ampere ne abbiano favorito la diffusione e l’impiego in molti altri ambiti di utilizzo, tra questi ovviamente c’è il mining (con tutta la situazione che ben conosciamo).

Stando a quanto riportato, tutte le schede della serie GeForce RTX 30 riceveranno lo stesso trattamento della GeForce RTX 3060; ne consegue che a breve arriveranno sul mercato (si spera) nuovi lotti di GeForce RTX 3090, RTX 3080, RTX 3070 ed RTX 3060 Ti con hash-rate dimezzato (parliamo di Ethereum). Sempre secondo il produttore, queste nuove varianti saranno caratterizzate dalla sigla LHR (Lite Hash Rate) riportata sulla confezione; i primi lotti saranno spediti entro fine maggio, quindi ipotizziamo che nel mese di giugno dovrebbe essere possibile acquistare uno di questi modelli “anti-miner”.

La mossa di NVIDIA sembra venire incontro a un mercato decisamente in crisi – soprattutto per le GPU – una situazione di scarsa disponibilità che va avanti ormai da mesi e che, inevitabilmente, continua ad alimentare la domanda favorendo purtroppo pratiche scorrette come quelle praticate dagli scalper; come di certo saprete, questi ultimi riescono a racimolare i pochi esemplari a disposizione (con bot e altre metodologie) per poi rivenderle a prezzi folli sui diversi canali disponibili sulla rete. Ci si aspetta che il lancio delle GeForce RTX 30 LHR permetta di incrementare la disponibilità ma, soprattutto, di riportare i prezzi su livelli più accettabili.


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Di admin