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Le videocamere di sorveglianza Eufy sono state vittima di un data breach che per alcune ore ha consentito a persone estranee di accedere ai dati dell’account di altri utenti, nonché di visualizzare le immagini video dal vivo e quelle registrate mettendo in pericolo la loro sicurezza.

Le prime segnalazioni provengono dalla Nuova Zelanda – poi riportate da 9to5mac – e i toni sono decisamente duri nei confronti del produttore: “Sto buttando la mia cam nel pattume, vi consiglio di fare lo stesso con la vostra”, si legge su Reddit. E ancora: “Sono entrato nell’app e ho avuto accesso al campanello della porta di qualcun altro“, “Controllavo la loro camera (pan, tilt, rotazione). Ero in grado di registrare video“.

Sembra che il data breach abbia riguardato solamente alcuni dispositivi (non baby monitor, ad esempio, ma prodotti come le Indoor Cam) e pochi Paesi (tra cui Australia, Nuova Zelanda. Argentina e Stati Uniti – l’Europa ne è fortunatamente rimasta fuori), ma nonostante ciò resta la gravità del fatto che ha minato la sicurezza e la privacy delle persone coinvolte.


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Di admin