Sharp è da sempre una delle aziende più innovative per quanto riguarda il settore degli smartphone, anche se i suoi prodotti non sono quasi mai destinati a uscire dal Giappone. Basti pensare all’Aquos Crystal del 2014, uno dei primi al mondo a puntare su cornici quasi assenti sui 3 lati dello smartphone (concetto già esplorato sul suo predecessore del 2013, ma non reso così estremo), quindi non ci stupisce che il lancio di un nuovo Aquos sia l’occasione per scoprire tante delle novità hardware che vedremo arrivare sui prodotti delle altre aziende solo tra diversi mesi.
Questa volta il protagonista è il nuovo Sharp Aquos R6, un top di gamma basato su Snapdragon 888, 12GB di RAM LPDDR5, 128GB di memoria interna UFS 3.1 (espandibile) e una batteria da 5.000 mAh che introduce novità particolarmente interessanti per quanto riguarda il display e la singola fotocamera posteriore. Avete capito bene; in un mondo in cui 3 cam sono il minimo insindacabile per il retro di un vero top, Sharp è tornata al modulo singolo, accompagnandolo esclusivamente da un sensore ToF e dal flash LED.
Scelta, quest’ultima, giustificata dalle caratteristiche importanti della fotocamera, visto che parliamo del primo smartphone ad equipaggiare un sensore da 1″ da 20,2 MegaPixel: praticamente siamo sullo stesso livello di quanto reso disponibile dalla RX100 di Sony. In realtà, come fanno notare i colleghi di The Verge, non è la prima volta che un sensore di tali dimensioni arriva su uno smartphone. Era già accaduto nel 2014 sul CM1 di Panasonic (ve ne abbiamo parlato dal Photokina di quell’anno), ma il form factor era quello di una fotocamera compatta con anche uno smartphone, ben diverso da quanto mostrato ora da Sharp.