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Lo scontro tra Epic Games e Apple continua e, dopo aver assistito alla divulgazione di diverse informazioni interessanti nella prima parte del processo, in questa settimana stanno venendo ascoltati gli esperti convocati dalle rispettive compagnie. Sebbene non si registri nessuna novità di rilievo riguardo i dettagli emersi in questa fase del processo – dal momento che molte posizioni erano già state espresse nei giorni scorsi -, questa volta è il giudice Yvonne Gonzalez Rogers a far circolare un’eventualità molto interessante: un possibile compromesso che metta d’accordo entrambe le parti.

Durante una testimonianza riguardante le regole applicate da Apple che vietano agli sviluppatori di pubblicizzare forme di pagamento al di fuori dell’App Store, la Gonzalez ha chiesto al testimone di Epic – il dottor David Evans – se la rimozione di questo limite potrebbe risolvere il problema che ha dato il via a tutto il procedimento legale. Evans ha risposto alla questione evidenziando che questo non basterebbe ad eliminare il potere di mercato di Apple, ma sicuramente lo ridurrebbe, sottolineando però che non tutte le applicazioni e servizi dispongono di un sistema di pagamenti esterno.

L’App Store presenta già diverse app che adottano soluzioni simili, come ad esempio Netflix. Il servizio di streaming, infatti, ha rinunciato da tempo alla possibilità di offrire l’acquisto dell’abbonamento all’interno dell’app iOS (anche se inizialmente era possibile), lasciando che i clienti Apple attivino il proprio account sul sito ufficiale. Netflix è riuscita ad adottare questa strategia in quanto all’interno dell’app non ci sono collegamenti diretti ai pagamenti esterni, ma solo l’invito a creare un account prima di accedere al servizio.


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Di admin