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Si è ufficialmente conclusa la vicenda che lo scorso gennaio aveva portato Xiaomi sulla lista nera degli Stati Uniti, operazione svolta al tempo dall’ex inquilino della Casa Bianca con la quale aveva bloccato la possibilità per le aziende USA di investire nel colosso cinese.

Le prime avvisaglie di miglioramento erano emerse già nel corso di marzo, quando – dopo aver fatto causa al governo – una corte federale aveva stabilito che l’ordine esecutivo emesso nei confronti di Xiaomi non poteva essere considerato valido, bensì che si è trattata di una mossa arbitraria e capricciosa“. In quell’occasione si è parlato di un sospiro di sollievo per la casa cinese, ma la situazione era ancora ben lontana dal potersi definire archiviata completamente.

A due mesi di distanza, oggi possiamo dire che la vicenda è ormai completamente superata, in quanto Xiaomi e il governo degli Stati Uniti hanno annunciato di aver stretto un accordo che porterà le due parti a risolvere i contenziosi ancora aperti senza dover ricorrere ad altre vie legali. La proposta congiunta verrà stilata e consegnata entro il 20 maggio.


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Di admin