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C’è chi i razzi li abbandona, sino a farli diventare pericolosi rifiuti spaziali e chi invece da anni porta avanti una strategia votata al riutilizzo. Facili battute a parte, l’impresa fatta segnare da SpaceX nelle scorse ore è degna di nota, non tanto o non solo perché è riuscita a lanciare in orbita con successo altri 60 satelliti della costellazione Starlink, quanto perché per farlo ha utilizzato per la decima volta il booster B1051 del razzo Falcon 9, record di riutilizzi quindi ulteriormente migliorato dopo la missione di marzo scorso.

Il razzo è stato lanciato alle 8:42 del mattino (ora italiana) del 9 maggio dalla base di Cape Canaveral in Florida; il primo stadio è atterrato con successo sulla nave drone Just Read the Instructions che si trova nell’Oceano Atlantico. La carriera del modulo non è ancora finita, si ricorda infatti che i booster B1051 possono essere reimpiegati con una manutenzione minima almeno sino a 10 volte. C’è quindi ancora la possibilità di ulteriori voli. Più in generale i booster di ultima generazione di SpaceX possono essere riutilizzati sino a 100 volte, ma dopo un ciclo di 10 lanci gli interventi di manutenzione diventano più rilevanti.

Di admin