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Se si parla di drifting, il pensiero subito ai Joy-Con di Nintendo Switch e al famigerato difetto che porta moltissimi esemplari a malfunzionamenti dell’analogico. Nello specifico, il fenomeno consiste nell’invio di input di movimento anche quando la levetta è completamente ferma, producendo così input involontari e compromettendo seriamente il gameplay. Il colosso di Kyoto per questa ragione si sta trascinando dietro varie class action tra USA ed Europa, e sembra che anche Sony stia andando incontro a questo destino.

Già da qualche mese abbiamo appreso infatti che anche il controller di PlayStation 5, ovvero il DualSense, soffre di drifting. E che a quanto pare il componente incriminato, quello che sta dietro a questo fenomeno e realizzato da Alps, è lo stesso impiegato anche sui Joy-Con di Switch, ma pure sul Pro Controller per l’ibrida Nintendo o su DualShock 4 e sul pad di Xbox.

Lo scorso febbraio è partita quindi la prima class action contro Sony a firma dello studio legale Chimicles Schwartz Kriner & Donaldson-Smith, lo stesso che ha intentato anche le cause per lo stesso problema indirizzate a Nintendo. Da allora per qualche mese non ci sono state più notizie, e c’era il sospetto che la faccenda potesse essere finita in fretta nel dimenticatoio, ma in queste ore abbiamo appreso che le cose non stanno così, anzi.


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Di admin