Sul Google Play Store gli sviluppatori dovranno stare ancora più attenti a come presentano le loro app: le nuove regole annunciate poche ore fa dall’azienda dicono che, per esempio, non sarà possibile indicare nell’icona, nel titolo o perfino nel nome dello sviluppatore quando un’app è in saldo, o se è top in qualche classifica di download, o che è “la migliore”, o incentivare l’utente a scaricarla, o includere emoji e punteggiatura superflua. Sono comportamenti in cui tutti quanti ci siamo imbattuti, almeno una volta nella vita, e che in futuro scompariranno. Condensando, le nuove regole si possono esprimere così:
- Titolo delle app non superiore a 30 caratteri.
- Sono proibite keyword che implicano performance o promozioni nello store nell’icona, nel titolo e nel nome dello sviluppatore.
- Sono proibiti elementi grafici fuorvianti nell’icona.
Google vuole che le app e i giochi pubblicati nel Play Store rimangano “unici e riconoscibili”. Quello di oggi è solo un “preannuncio”: più dettagli arriveranno più avanti nel corso dell’anno, insieme a date precise di entrata in vigore. Sembra che se ne riparlerà nel 2022 almeno, comunque.
Contestualmente, Google ha annunciato nuove linee guida per gli asset di anteprima, come screenshot e video promozionali, che illustrano le funzionalità di app e giochi. Sostanzialmente, lo sviluppatore deve assicurarsi che ogni asset caricato risponda a queste quattro domande: