Qualcomm si porta a casa un altro ottimo trimestre, nonostante la crisi dei chip che è ormai un fenomeno globale. L’ultimo rapporto finanziario ha battuto le aspettative degli analisti, grazie a un fatturato totale di 7,93 miliardi di dollari, il 52% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’amministratore delegato uscente, Steve Mollenkopf, ha attribuito il successo della sua azienda alla forte domanda di smartphone e alla capacità di incrementare le dimensioni delle fonti di utili alternative.
Interrogata sulla strategia per la gestione della carenza globale di chip, il CFO Akash Palkhiwala ha parlato in modo piuttosto generico di “riduzione degli ordini da parte degli OEM”, che ha permesso a Qualcomm di distribuire meglio le proprie risorse. Non è del tutto chiaro a che cosa si riferisca – una delle ipotesi più concrete è la fuoriuscita di LG dal settore.
In ogni caso, poco più della metà degli utili, 4 miliardi abbondanti di dollari, continua a provenire dagli smartphone, ed è un incremento di circa il 53% rispetto all’anno precedente; probabilmente grazie anche all’espansione della tecnologia 5G verso fasce di mercato più economiche (pensiamo per esempio allo Snapdragon 480, il primo a portare le reti di nuova generazione nella Serie 4, che si può definire entry level).