Sono tre gli obiettivi principali del Recovery Plan, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza presentato ieri alla Camera da Mario Draghi e che proseguirà oggi con il passaggio al Senato: (1) riparare i danni economici e sociali causati della crisi pandemica, (2) porre rimedio a disparità di genere, basso investimento di capitale umano e fisico, disparità territoriale e (3) una compiuta rivoluzione ecologica.
Un piano articolato in progetti di investimento e riforme che andrà consegnato entro il 30 aprile a Bruxelles e che sarà un punto di partenza per Governo e Parlamento che dovranno produrre 11 provvedimenti legislativi, tra decreti, riforme e deleghe, da maggio alla fine dell’anno.
Tra le cause del deludente andamento della produttività, secondo quanto affermato da Draghi, c’è l’incapacità di cogliere le molte opportunità legate alla rivoluzione digitale. Questo ritardo è dovuto sia alla mancanza di infrastrutture adeguate, sia alla struttura del tessuto produttivo oltre che ad una scarsa familiarità con le tecnologie digitali da parte del settore pubblico.