CONDIVIDI:

Jeff Bezos non deve aver preso molto bene la decisione da parte della NASA di affidarsi a SpaceX per il programma spaziale Artemis che nel 2024 (ri)porterà l’uomo sulla Luna. Nelle tasche di Elon Musk finiranno quasi 3 miliardi di dollari che verranno utilizzati per lo sviluppo del lander.

Della partita iniziale faceva parte anche Blue Origin, che al numero uno di Amazon fa capo: suo era uno dei tre lander in lizza per la storica missione (il terzo era Dynetics), ma a quanto pare l’agenzia spaziale ha voluto stringere i tempi optando direttamente per la soluzione di SpaceX, vuoi per i suoi trascorsi, vuoi per la capacità di carico garantita, vuoi anche per motivi economici. Mossa che Bezos non ha gradito, affidando la sua rabbia a un documento di 175 pagine inviato al GAO (US Government Accountability Office) in cui si accusa la NASA di non aver giudicato correttamente la proposta Blue Moon, preferendo di conseguenza quella della rivale.

La NASA ha spostato i pali della porta all’ultimo minuto“, si legge nella documentazione. “La loro decisione elimina le opportunità di concorrenza e […] mette anche in pericolo il ritorno dell’America sulla Luna“. In altre parole, per Blue Origin la riduzione dei finanziamenti non può giustificare il fatto che la NASA abbia optato per SpaceX a occhi chiusi, senza approfondire soluzioni alternative.


CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE

Di admin