Il Governo ha approvato ieri la bozza del Decreto Riaperture che, tra le varie misure, introduce per la prima volta in Italia le certificazioni verdi Covid-19, uno strumento che servirà per regolare gli spostamenti tra le Regioni in zona arancione o rossa a partire dal 26 aprile prossimo. L’Italia segue così il modello tracciato a livello europeo adottando uno strumento molto simile: anche le certificazioni verdi Covid-19 saranno tre, e anche quelle nostrane potranno essere rilasciate sia in forma cartacea, sia in forma digitale.
COSA CERTIFICANO
Le certificazioni verdi Covid-19 così come delineate dal Decreto Riaperture attestano:
- l’avvenuta vaccinazione
- la guarigione dall’infezione da Sars-Cov-2
- l’aver effettuato un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo
Qui l’Italia segue fedelmente il modello del certificato verde europeo Le certificazioni possono quindi svolgere la funzione di passaporto vaccinale, ma anche attestare che si è guariti dalla malattia oppure che al momento il cittadino non è infetto.