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Ancora non è certo quale sia il futuro della Stazione Spaziale Internazionale, e ancor di più incerto è il ruolo che potrebbero avere in futuro nel programma gli astronauti russi. La ISS è da sempre uno spazio aperto alla collaborazione tra diversi Paesi: lassù non c’è guerra fredda, non ci sono tensioni politiche, economiche o diplomatiche, ma solo il lavoro congiunto per contribuire al progresso dell’umanità intera. Ecco dunque l’impegno di USA, Canada, Giappone, Europa (ESA) e, appunto, Russia, tutte insieme a fare spola tra la Terra e la sua orbita. E ritorno.

É il Direttore dell’agenzia spaziale Dmitrij Rogozin a dare la notizia, proprio nel pieno dei festeggiamenti dedicati a Yuri Gagarin, rivelando che la Russia potrebbe presto avere un programma spaziale indipendente. Presto, sì, si parla addirittura del 2025, anno in cui sarà pronto il primo modulo della stazione spaziale, originariamente destinato alla ISS e ora veicolato verso il nuovo, ambizioso progetto. Così si legge sulla pagina Telegram di Rogozin:

Il primo modulo base per la nuova stazione spaziale russa è già operativo. La Rocket and Space Corporation Energia è stata incaricata di garantire la sua disponibilità per il lancio nell’orbita nel 2025.


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Di admin