Introdurre in Europa una valuta digitale non è un percorso né scontato, né breve, ma qualcosa continua a muoversi. La Banca Centrale Europea pubblica oggi i risultati della consultazione pubblica* che era stata indetta nell’autunno dello scorso anno. Si tratta di informazioni che di fatto permettono di valutare come il progetto dell’Euro Digitale potrebbe essere accolto dai cittadini europei e quali sono le esigenze che l’euro digitale dovrebbe soddisfare.
PRIVACY E SICUREZZA PRIMA DI TUTTO
L’euro digitale dovrebbe essere in primo luogo uno strumento che garantisce privacy e sicurezza. Sia i cittadini sia le imprese europee vedono nella tutela della privacy un requisito essenziale per scongiurare attività illecite, ma solo meno di un partecipante su dieci è favorevole all’anonimato completo. La valuta digitale dovrebbe inoltre essere utilizzabile in ogni Stato membro dell’Unione Europea, senza costi aggiuntivi e anche in modalità offline. Più nel dettaglio, sono queste le priorità manifestate dai partecipanti alle consultazioni:
- tutela della privacy (43%)
- sicurezza (18%)
- possibilità di utilizzo in tutta l’area euro (11%)
- utilizzo senza costi aggiuntivi (9%)
- utilizzo anche in modalità offline (8%)
Ci sono poi ulteriori dati degni di nota emersi dalle consultazioni: