Gli smartphone nei prossimi mesi potrebbero essere più cari a causa di TSMC: la fonderia, che è la più grande e importante al mondo, starebbe ipotizzando di incrementare di 400 dollari il prezzo dei suoi wafer da 12″, pari a un +25%. Una mossa generata dall’attuale situazione di mercato: la domanda è altissima e l’offerta non riesce a starle dietro. Ogni wafer arriverebbe a costare 1.634 dollari, il prezzo più alto di sempre. Xiaomi aveva già preannunciato misure simili negli scorsi giorni.
A un quadro già complicato si aggiunge un’annata particolarmente povera di piogge nelle aree in cui TMSC ha i suoi stabilimenti più importanti: per esempio a Hsinchu City, dove TSMC ha il suo quartier generale, la pioggia caduta nel 2020 è stata solo la metà di quella caduta nel 2019. L’acqua è un componente vitale per la produzione, e le attuali riserve potrebbero esaurirsi già a maggio. Gli operai del colosso taiwanese stanno facendo più straordinari che mai, e si rende quindi necessario rinegoziare tutti i contratti di fornitura con i vari produttori.
Nel frattempo le fonti di DigiTimes confermano che la produzione dei chip degli iPhone 13 – che chiameremo provvisoriamente Apple A15 – dovrebbe iniziare come da copione verso il mese di maggio, sempre tramite TSMC. Il processo produttivo sarà ancora a 5 nanometri, ma migliorato ed evoluto rispetto a quello visto con gli A14 degli attuali iPhone 12.