Una volta si diceva che i grandi magazzini londinesi Harrods vendevano di tutto, “dallo spillo all’elefante“. Oggi si può dire che lo stesso valga per Amazon, piattaforma di e-commerce su cui si trova qualsiasi cosa. La pandemia ha messo a dura prova l’azienda e la sua logistica, offrendole tuttavia un’occasione d’oro per poter crescere sino a toccare livelli record. Stare a casa significa affidarsi agli acquisti online, e la società di Jeff Bezos l’ha capito sin da subito.
Ma se in quest’ultimo anno sono aumentate le vendite, ciò significa che è cresciuto anche il lavoro di chi opera nei magazzini e di chi effettua le consegne. Tra marzo e settembre dello scorso anno sono stati 20.000 i dipendenti Amazon ad aver contratto il virus, nonostante il rispetto del distanziamento sociale e delle norme sanitarie. L’azienda ha così deciso di potenziare il controllo a tutela dei suoi dipendenti, realizzando “in casa” un tampone nasale da utilizzare per i test sui lavoratori. Il test molecolare ha ricevuto l’approvazione da parte della Food and Drug Administration statunitense (FDA) ed è stato realizzato dalla controllata STS Lab Holdco. Per il momento verrà impiegato solo internamente, ma non è escluso che in futuro non possa essere proposto anche sul mercato.
PERCHÉ E COME FUNZIONA
“Vogliamo tutelare i nostri dipendenti e non vogliamo pesare sul sistema sanitario nazionale”, spiega Amazon, che sottoporrà al test (volontario) i suoi lavoratori ogni 14 giorni secondo un programma in corso di definizione. Il controllo sarà facile e veloce, e potrà essere svolto da personale medico ma anche in completa autonomia a casa propria tramite un kit pronto all’uso. In questo secondo caso, basterà effettuare il test e inviare il kit stesso al laboratorio di Amazon (STS Lab Holdco) per avere il risultato.