Xiaomi vuole produrre auto elettriche, stando a Reuters: la testata, che cita tre fonti anonime interne, dice che il colosso cinese dovrebbe sfruttare una delle fabbriche di Great Wall Motors. I colloqui sarebbero nelle fasi finali: l’annuncio potrebbe avvenire già la settimana prossima – se dovessimo azzardare un giorno preciso diremmo lunedì 29 marzo, nel corso del grosso evento in cui saranno presentati diversi prodotti ad alto profilo (smartphone Mi 11 Pro, Mi 11 Ultra, Mi MIX pieghevole, laptop Mi Notebook Pro di ultima generazione e probabilmente molto altro ancora).
L’accordo sarebbe una novità anche per Great Wall, che non ha mai offerto servizi di costruzione per aziende terze. L’apporto della società aiuterebbe Xiaomi a sviluppare più rapidamente i propri progetti; secondo le fonti di Reuters, le “Mi Car” (nome provvisorio, chiaramente) seguiranno la filosofia economica di tutti gli altri prodotti Xiaomi – prezzi ultra-competitivi e specifiche di prim’ordine.
Xiaomi ha appena avuto un anno da record, ma ha un problema: la stragrande maggioranza dei suoi profitti dipende dal settore smartphone, che ha margini ridottissimi e una concorrenza estremamente agguerrita; come se non bastasse, nel corso dell’ultimo rapporto finanziario ha avvisato che la scarsità di chip globale causata dalla pandemia (e ora ci si mette pure la nave incagliata nel Canale di Suez) potrà creare problemi nell’immediato futuro. Insomma, c’è bisogno di differenziare.