L’assegnazione dei diritti TV per la Serie A di calcio nel triennio 2021 – 2024 è ancora un cantiere aperto. Anche se le rispettive offerte sono state da tempo rivelate, non c’è stato fino ad oggi un accordo sufficientemente ampio, all’interno della Lega Calcio, per proclamare un vincitore. Prima di proseguire facciamo un piccolo passo indietro: perché i club stanno riscontrando tante difficoltà nel trovare un accordo? Il primo punto da tenere in considerazione è l’ammontare delle offerte: nessuno dei due contendenti, Sky e DAZN, ha raggiunto il minimo previsto dal bando. Per questo si è passati alla fase delle trattative private dove viene valutata non solo l’offerta economica (anche se è evidente che per molte squadre è questo il parametro prioritario) ma il pacchetto nel suo complesso.
Per approvare l’assegnazione in capo a uno dei due operatori è necessaria una maggioranza di almeno 14 voti su 20. L’ultima votazione, datata martedì 23 marzo, ha visto prevalere ancora una volta il fronte favorevole a DAZN con 11 voti: Atalanta, Fiorentina, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma, Udinese e Torino. Altre 8 squadre si sono astenute: Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo e Spezia. Si è registrata anche la defezione del Cagliari che ha abbandonato al momento di esprimere una preferenza.
Una nuova assemblea di Lega si svolgerà oggi, venerdì 26 marzo, con la speranza di trovare un accordo. Il motivo è presto detto: a mezzanotte del 29 marzo scadranno le offerte di Sky e DAZN e si dovrà procedere con un nuovo bando. È pertanto evidente la necessità di tentare una conciliazione tra le due anime della Lega Calcio. Nel frattempo la situazione è però ulteriormente cambiata. Sky ha infatti inviato una lettera a tutti i club di Serie A, comunicando la propria disponibilità a confermare le condizioni dell’offerta anche oltre la data del 29 marzo. C’è di più: nel caso in cui il nuovo bando dovesse offrire condizioni migliorative, Sky si dice pronta a rivedere in meglio la propria offerta.