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Lo scorso dicembre Sony ha comunicato di aver definito l’acquisizione della piattaforma di streaming dedicata agli anime Crunchyroll: un colpo importante, dal momento che assieme a Funimation – già di proprietà del colosso giapponese – si va così a definire un polo di riferimento per il mercato. Forse, anzi, un po’ troppo: secondo quanto riporta The Information, infatti, l’antitrust USA ci vuole vedere chiaro, e avrebbe messo sotto la lente l’accordo tra le parti per verificare se, una volta finalizzato, non rischi di costituire un vero e proprio monopolio.

Al momento, quindi, sebbene le due parti abbiano raggiunto un accordo sulla base di 1 miliardo e 175 milioni di dollari, la finalizzazione dell’affare è in standby in attesa che gli accertamenti siano portati a termine. La preoccupazione riguarda il fatto che la vendita e la distribuzione degli anime giapponesi sul territorio americano potrebbe risultare enormemente limitata. L’acquisizione sicuramente risulterà rallentata dall’indagine, e c’è anche la possibilità che salti del tutto, a seconda di ciò che verrà accertato.

Crunchyroll era prima nelle mani di AT&T, che aveva avanzato una prima proposta di cessione a Sony la scorsa estate, e precisamente ad agosto, fissando la cifra a 1,5 miliardi di dollari. Troppo: e infatti l’azienda giapponese si è inizialmente defilata, costringendo AT&T a rivedere al ribasso la propria valutazione, fino all’accordo raggiunto alla fine dell’anno.


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Di admin