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Apple intensifica ulteriormente le regole per evitare che documenti e anticipazioni trapelino in Rete senza autorizzazione, stando a quanto dice… ehm, un documento che è trapelato in Rete senza autorizzazione. Stando a quanto riporta The Information, il testo mette in evidenza anche contraddizioni piuttosto pesanti sulla questione privacy, su cui la strategia di comunicazione della società punta molto.

Apple si dipinge come protettrice dei dati personali dei suoi utenti contro colossi come Facebook e Google, ma salta poi fuori che per gli operai delle fabbriche la privacy passa in secondo piano, se si tratta di proteggere segreti industriali. Sinteticamente, ecco alcune delle più importanti novità introdotte dalle linee guida per i fornitori:

  1. Tutti gli operai in catena di montaggio che hanno accesso a prodotti non ancora presentati al pubblico devono essere sottoposti a un controllo della fedina penale. In caso un operaio abbia avuto precedenti guai con la legge, gli è vietato l’accesso a qualsiasi area della fabbrica in cui prodotti inediti siano assemblati o sviluppati.
  2. I sistemi informatici di monitoraggio cronometreranno la permanenza dei vari componenti in ogni postazione di lavoro; se un componente rimane fermo troppo a lungo, il computer genererà automaticamente un allarme di sicurezza che poi il personale di sorveglianza dovrà verificare.
  3. Ci saranno guardie in vari “checkpoint” che dovranno registrare nel dettaglio i movimenti di ogni dipendente che trasporta componenti “sensibili” da un’area all’altra della fabbrica.
  1. Da poco Apple ha proibito la registrazione dei dati biometrici (scansione del volto, impronte digitali) dei suoi dipendenti in visita a fabbriche dei fornitori; tuttavia, gli operai delle fabbriche stesse sono ancora obbligati a sottoporsi a scansione del volto o delle impronte digitali quando entrano per lavorare.
  2. Tutti i visitatori devono fornire un documento di identità in corso di validità e ufficiale.
  3. Le videocamere di sorveglianza esterne devono essere in grado di riprendere tutti e quattro i lati dei veicoli impiegati per il trasporto di componenti e prodotti.
  4. La dirigenza deve filmare in video la distruzione di ogni prototipo o componente difettoso, e conservarli per almeno 180 giorni.

Una delle regole che sta facendo più discutere è quella che abbiamo illustrato al punto 4 (precisiamo, l’elenco numerato è un nostro costrutto per rendere più chiara la lettura). Secondo la fonte, non solo rappresenta un doppio standard che stride dal punto di vista etico, ma non ha nemmeno molto senso come misura di sicurezza: un operaio che si reca al lavoro tutti i giorni, ed è riconosciuto da colleghi e superiori, rappresenta una minaccia meno concreta di dipendenti Apple esterni, magari alla loro prima visita; è anche molto più facile falsificare i badge identificativi che un’impronta digitale o un volto.


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Di admin