Il settore dell’auto è stato duramente colpito dalla crisi causata dall’emergenza sanitaria. I numeri dell’andamento del mercato in Italia come nel resto dell’Europa sono noti a tutti (nel 2020 c’è stato in Italia un crollo complessivo del 27,9% di immatricolazioni). Per cercare di aiutare il settore a riprendersi, in Italia sono stati creati degli appositi incentivi. Questo, però, non basta ed, anzi, i fondi attualmente a disposizione, almeno per una specifica categoria di vetture (61-135 g/km di CO2), si stanno rapidamente esaurendo.
PIANO STRATEGICO PER IL SETTORE AUTOMOTIVE
Per questo, ANFIA, FEDERAUTO e UNRAE spingono affiché sia creato un piano strategico dedicato al mondo dell’automotive. Al Governo, le principali Organizzazioni di categoria chiedono una svolta per lo sviluppo della mobilità in Italia che vada nella direzione della sostenibilità ambientale ed economica. La prima proposta riguarda, ovviamente, gli incentivi di cui si chiede un rifinanziamento urgente. Oltre a sostenere il mercato, permettono di velocizzare pure il ricambio del parco circolante, mettendo su strada vetture con minori emissioni inquinanti. Inoltre, si vorrebbe che l’Ecobonus per le vetture 0-60 g/km di CO2, diventi strutturale sino al 2026.
Le Organizzazioni del settore vorrebbe anche che fossero istituiti incentivi per il ricambio del parco circolante di veicoli destinati al trasporto merci e a quello collettivo di persone. Contestualmente a tutto questo, sarebbe opportuna, secondo ANFIA, FEDERAUTO e UNRAE, una riforma dal punto di vista fiscale per le auto aziendali a sostegno delle imprese italiane. Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, viene proposta la rimodulazione del bollo auto in ottica green per premiare le auto che inquinano di meno.