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Dopo l’ottimo riscontro ottenuto con i processori Ryzen 5000 Mobile annunciati a CES 2021, AMD amplia ulteriormente la propria offerta di CPU per notebook e annuncia le varianti destinate al segmento dei professionisti che lavorano in mobilità, per intenderci quella fascia d’utenza che vuole ottimizzare al meglio prestazioni e consumi con particolare attenzione alla sicurezza. Debuttano quindi oggi i Ryzen PRO serie 5000, processori che ereditano tutte le caratteristiche introdotte dall’architettura Zen 3 a 7nm, migliorando sostanzialmente le prestazioni e l’efficienza dei Ryzen PRO 4000 presentati dall’azienda la scorsa primavera.

Destinati in particolare ai portatili con design ultracompatto, i modelli della serie Ryzen PRO 5000 si distinguono dai fratelli rivolti al mondo consumer soprattutto per una serie di funzionalità mirate alla sicurezza e all’integrazione/gestione sui sistemi professionali, il tutto attraverso quello che AMD definisce approccio “multilayered”, ossia un insieme di tecnologie hardware e software che partono dalla protezione a livello hardware e arrivano alla perfetta fusione di quelle che sono le opzioni software dei vari OEM.

Oltre a migliorare le funzionalità introdotte sulla precedente generazione, in primis la crittografia completa della memoria di sistema, i Ryzen PRO 5000 portano con loro tre sostanziali novità: la protezione di livello hardware AMD Shadow Stack per mitigare soprattutto gli attacchi malware, il supporto Secured Core PC che si integra con le funzionalità di Windows e dei partner OEM e, non meno importante, la certificazione FIPS 140-3, uno standard di crittografia governativo che apre la strada per l’utilizzo di questi processori sui sistemi utilizzati da enti statali e altre settori che gestiscono dati sensibili in ambienti critici che necessitano di un grado di sicurezza avanzato.


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Di admin