Che il mercato delle schede grafiche non stia attraversando un periodo particolarmente roseo non è certo una novità: la crisi scatenata dalla pandemia, combinata con l’aumento vertiginoso dello smart working e l’esplosione della didattica a distanza, ha portato a una carenza di materie prime (vedi silicio) e componenti (CPU, memorie, controller e non solo), impattando costantemente sulla catena produttiva fino alla situazione che tutti conosciamo. Se a questo uniamo altri fenomeni “secondari” come il mining delle criptovalute e le speculazioni dei tanto odiati scalper, il quadro generale non è poi così difficile da comporre.
In questo contesto non si può negare che uno dei segmenti più colpiti sia quello delle schede grafiche dedicate, un trend ulteriormente confermato dall’ultimo report di Jon Peddie Research che, facendo il punto sui dati relativi al quarto trimestre 2020, sottolinea come ci sia stata una flessione su base annuale del 6,5%.
Secondo quanto riportato, il mercato AIB (add-in board) ha visto le spedizione attestarsi a 11 milioni di unità, totalizzando circa 14,8 miliardi di dollari di fatturato, in calo anche su base trimestrale con una percentuale del -3,9%. In questo contesto, i due attori principali, AMD e NVIDIA, hanno vissuto questo periodo in modo praticamente opposto, possiamo dire senza dubbio a netto discapito di AMD.