Il contorto percorso di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione italiana procede a rilento. A rispettare la scadenza del 28 febbraio, termine ultimo previsto dal decreto “Semplificazioni” entro cui le PA avrebbero dovuto abilitare l’accesso ai servizi online tramite SPID (QUI la nostra guida su come richiederlo), carta d’identità elettronica (CIE), PagoPA e l’app IO, sono un numero irrisorio di enti pubblici.
Sviscerando i risultati riportati dalla società FPA, sono infatti appena 6.300 su 20mila le amministrazioni ad aver attivato SPID e 18.000 quelle sbarcate su PagoPA (sebbene gli enti “attivi” siano poco meno di 8.800).
Il calcolo degli enti presenti sull’app IO è invece più complesso: tra quelli centrali risultano attivi i servizi di ACI (AvvisACI, Bollo Auto, Certificati di proprietà, Comunicazione istituzionale), Agenzia delle Entrate (Bonus Vacanze), Ministero dell’Interno (Richiesta di cittadinanza) e MEF (Cashback), mentre risulta ancora in aggiornamento l’elenco degli enti locali che hanno integrato i propri servizi sull’app.