Google ha pubblicato il report annuale sul suo impatto ambientale per l’intero 2020. L’anno che si è concluso è stato denso di traguardi importanti per il colosso di Mountain View in questo ambito: particolarmente degno di nota è l’annuncio, risalente allo scorso settembre, di aver sostanzialmente “cancellato” tutte le emissioni nocive dall’anno della sua fondazione a oggi.
GLI AMBIZIOSI OBIETTIVI PER IL FUTURO
Google è “Carbon Neutral” già da molti anni (dal 2007, per la precisione), e punta a diventare “Carbon Zero” entro il 2030. La distinzione tra i due termini è sottile ma importante: il primo termine significa che la società ricava ancora energia da fonti inquinanti, ma il bilancio totale annuale è zero grazie a iniziative ecologiche come la riforestazione o il riciclo; mentre “Carbon Zero” significa che la totalità dell’energia generata proviene da fonti rinnovabili o comunque non inquinanti.
Per il 2030 puntiamo a diventare la prima grande azienda a operare con energia carbon-free 24 ore al giorno, 7 giorni su settimana, 365 giorni all’anno. Questo significa che ogni email inviata attraverso Gmail, ogni domanda fatta a Google Search, ogni video guardato su YouTube, ogni percorso completato con Google Maps, e ogni carico di lavoro su Google Cloud sarà alimentato da data center a cui arriva energia pulita ogni ora di ogni giorno.
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