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Un’altra fumata grigia. L’assemblea di oggi che avrebbe dovuto decidere le sorti dei diritti Tv della Serie A per il triennio 2021-24 si è conclusa con un nulla di fatto. Nove delle venti squadre che rappresentano la Lega Calcio non si sono infatti presentate all’appuntamento, rendendo di fatto vano qualsiasi tentativo di accordo fra le parti (il quorum per la delibera, lo ricordiamo, è di almeno 14 società).

L’impressione è che il calcio italiano si stia prendendo tutto il tempo possibile per fare le sue valutazioni. Non solo sulle offerte in campo – da un lato, lo ricordiamo, c’è Sky con una proposta da 750 milioni, dall’altro Dazn con quasi 100 milioni in più – ma anche sulle modalità di pagamento, nonché sulle eventuali azioni dei fondi che alimentano la media company che secondo molti rappresenta il futuro del calcio tricolore. Nessuna chance per Amazon, invece, il cui interesse – è per il momento limitato a un numero di partite troppo ridotto.

La decisione finale potrebbe arrivare la prossima settimana, magari all’indomani dell’assemblea elettiva della FGCI (attesa per il 22 febbraio), al più entro il prossimo 29 marzo, data in cui scadono le offerte presentate all’ultima asta da parte delle emittenti. Allo stato attuale, infatti, la Lega non sembra essere nelle condizioni di giocare al rialzo. La crisi dei fatturati legata alla mancanza di introiti al botteghino induce il sistema calcio a privilegiare le offerte immediate piuttosto che le ipotesi di guadagni futuribili.


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Di admin