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Nelle auto elettriche, la batteria è sicuramente l’elemento che incide di più sul loro prezzo finale (circa il 30%). Riuscire a far costare un modello elettrico tanto quanto uno endotermico è una sfida su cui stanno lavorando la maggior parte dei costruttori. Per raggiungere questo obiettivo è chiaro che bisogna intervenire proprio sugli accumulatori. Ad oggi, o si sceglie di usare pacchi batteria più piccoli e quindi meno costosi oppure si utilizzano quelli realizzati con tecnologie meno onerose dal punto di vista economico.

La seconda opzione sembra quella che potrebbe seguire Renault per contenere il costo della nuova Renault 5 elettrica sotto i 30 mila euro. Nel corso di un’intervista con Automotive News Europe, il CEO del marchio francese Luca de Meo spiega che il futuro modello elettrico potrebbe utilizzare accumulatori LFP (litio, ferro, fosfato) più economici. Di contro, l’utilizzo di tale tecnologia porta a realizzare batterie con una densità energetica inferiore.

Ma secondo il CEO di Renault tali batterie, utilizzate in abbinamento alla piattaforma CMF-B EV, permetteranno di raggiungere l’obiettivo di contenere il costo complessivo dell’auto. Renault non è l’unica casa automobilistica che sta guardando con interesse a questa tecnologia con l’obiettivo di abbassare il prezzo finale dei modelli elettrici. Si pensi, per esempio, a Tesla e a BYD.


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Di admin