I fatti sono ormai noti. L’asta per l’acquisizione dei diritti del calcio per la trasmissione delle partite della Serie A per il triennio 2021-24 ha due contendenti: da un lato c’è Sky con un’offerta di 750 milioni, dall’altro Dazn che di milioni ne metterebbe invece 840, quasi 100 milioni in più. Nessuna chance per Amazon, invece, il cui interesse – a quanto pare sarebbe limitato a un numero di partite troppo ridotto.
A vederla così verrebbe da pensare che i giochi siano fatti. Con una spartizione della torta che seguirebbe le stesse dinamiche dell’ultimo triennio ma con un’inversione dei ruoli: a Dazn spetterebbe la fetta più importante, 7 partite su 10, a Sky la restante parte (3 su 10).
Restano però ancora alcuni dubbi da sciogliere – di carattere commerciale e non – motivo che ha spinto la Lega a prendersi qualche giorno di tempo. Vediamo meglio di che si tratta