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Xiaomi ha speso ben 1,5 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo nel 2020, e intende spenderne circa il 30-40% in più nel 2021. Sono le parole del fondatore della società cinese, Lei Jun, pronunciate nel corso del weekend, appena qualche ora prima del lancio internazionale dello smartphone top di gamma Mi 11 (già ufficiale da qualche tempo in Cina) e di altri prodotti dell’ecosistema. È una statistica che piace molto menzionare alle aziende cinesi, se ci fate caso: specialmente alle più importanti, come Huawei, OPPO e appunto Xiaomi.

La cifra è stata fornita nel corso di un’intervista, e non ci sono molti dettagli aggiuntivi da condividere. Lei Jun ha detto che quest’anno Xiaomi intende concentrarsi sull’ampliamento del personale, con l’obiettivo di assumere intorno ai 5.000 ingegneri per l’intero anno. Lei Jun ha detto anche che sono in corso i lavori di sviluppo di Mi Mix 4, il sequel di una delle serie di smartphone più innovative di sempre, che però nell’ultimo periodo si è vista relegata al mondo dei concept phone (ricordiamo per esempio il Mi Mix Alpha, che inizialmente doveva essere prodotto in serie limitata, anche se poi in ultimo si è usato solo per fini dimostrativi). Precedenti dichiarazioni indicavano che lo smartphone dovrebbe essere presentato entro quest’anno, insieme a un nuovo tablet.

Recentemente Xiaomi ha presentato un concept phone con display “waterfall” su tutti e quattro i lati. In poche parole, significa che lo schermo si estende anche sui quattro bordi, estremizzando un concetto iniziato con il Galaxy Note Edge e che ormai ha preso molto piede, ma solo per quanto riguarda i bordi destro e sinistro.


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Di admin