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Delle tante software house che hanno avuto un impatto profondo sul mondo dei videogiochi, poche hanno un pedigree paragonabile a id Software. La società texana, fondata in Texas da quattro nerd giovanissimi e dal talento innato, ha saputo rendere immensamente popolare un genere completamente nuovo di videogiochi, gli sparatutto 3D o FPS, ha creato tre dei franchise più popolari della storia (Wolfenstein, Doom e Quake) e con la sua attitudine da outsider non allineati al “sistema” ha ridefinito il rapporto tra sviluppatori di giochi e fan. Pochi giorni fa ha spento la sua trentesima candelina, ed è, come è normale, cambiata molto da quel fatidico 1 febbraio 1991 quando quattro ragazzi appena ventenni la fondarono; ma sembra che con i suoi ultimi giochi abbia ritrovato la strada giusta.

SOMMARIO (OCCHIO AL TELEFRAG)

THE FOUR HORSEMEN

Verso fine Anni ‘80 quattro tizi lavoravano per Softdisk, uno di quei “disk magazine” molto popolari tra gli Anni ‘80 e ‘90 che integravano al supporto cartaceo dei floppy disk (più avanti CD-ROM) con programmi e videogiochi. Il programmatore John Carmack, il game designer e artista Adrian Carmack (i due non sono parenti), il programmatore John Romero e il game designer Tom Hall iniziarono a rendersi conto che il loro talento meritava un’impresa più seria, e iniziarono a sviluppare giochi per conto proprio. Nacque la serie di titoli nota come Commander Keen, e attirò subito molta attenzione per la notevole qualità della grafica, in particolare per la fluidità nella gestione dello scrolling dell’ambientazione. Il gioco fu distribuito attraverso il modello shareware, che nei primi anni di id sarà un suo marchio di fabbrica: in sostanza, la prima parte del gioco è distribuita gratis, e per avere il resto bisogna scrivere una lettera o telefonare (beh, siamo negli Anni ‘80!) allo sviluppatore.


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Di admin