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Come se la pandemia non fosse di per sé un problema che mette tutto il mondo in ginocchio, c’è chi sull’emergenza sanitaria continua a speculare sfruttando la rete. Altri 11 siti web sono stati oscurati perché vendevano medicinali per curare l’infezione da Sars-Cov-2, oltre a vari medicinali soggetti a prescrizione medica e vendibili solo in farmacia.

I Carabinieri dei NAS sottolineano come i farmaci venivano apertamente presentati come idonei a curare il coronavirus, anche con messaggi pubblicitari in lingua italiana. La nuova stretta sul pericoloso canale di distribuzione dei farmaci arriva dopo l’operazione dei Carabinieri che a dicembre ha portato alla chiusura di 102 siti dediti ad analoghe attività.

Il perché siano quanto mai necessari questi provvedimenti è legato al fatto che si tratta di medicinali da non assumere con leggerezza come se fossero una semplice aspirina. Ad esempio, tra i farmaci venduti illegalmente rientrava l’antimalarico idrossiclorochina, per il quale l’AIFA ha predisposto un’apposita scheda che indica dettagliatamente i rischi, a chi può essere raccomandato, a quali dosaggi, e specifica che la somministrazione può avvenire solo su prescrizione medica e con il consenso informato del paziente.


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Di admin