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Deep Space Food Challenge, questo è il nome del “contest” che la NASA ha organizzato per trovare nuove idee che possano migliorare e facilitare l’alimentazione degli astronauti durante missioni a lungo termine nello spazio. L’intento è quello di cercare di offrire agli equipaggi delle future missioni spaziali una valida alternativa alle attuali soluzioni, ossia cibo disidratato o preconfezionato dagli enti preposti che, inutile dirlo, non sono il massimo della bontà, soprattutto se la missione in questione ha una durata molto lunga.

Il termine ultimo per proporre nuove idee e progetti per il Deep Space Food Challenge è il 30 di luglio, data che vedrà la NASA premiare quelle più interessanti e concrete, con la possibilità per queste di incassare un assegno da ben 500.000 dollari.

Il problema della “monotonia alimentare” in realtà è già stato sottoposto dagli astronauti che operano sulla ISS, un argomento più volte affrontato dagli scienziati in quanto può impattare sia a livello fisico che mentale (anche se in modo soggettivo). A portare avanti la voce dei colleghi c’è Grace Douglas, responsabile alla NASA per quanto concerne la tecnologia alimentare avanzata; Douglas afferma che, sebbene la NASA abbia molte conoscenze e capacità in quell’area, non si può negare che le tecnologie e le idee esistono senza dubbio anche al di fuori dell’agenzia.


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Di admin