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Ancora una volta Apple si aggiudica il primo posto nella classifica delle “World’s Most Admired Companies” di Fortune, stilata in base al voto di 4.000 tra dirigenti aziendali, analisti ed esperti a partire da una rosa di 1.500 marchi. Si tratta del quattordicesimo anno di fila, e non deve essere un caso: proprio quattordici, infatti, sono gli anni passati dal lancio del primissimo iPhone, un dispositivo che ha rivoluzionato l’industria della telefonia mobile e non solo, popolarizzando ed evolvendo radicalmente il concetto di smartphone (chi all’epoca ha avuto a che fare con l’interfaccia dei Pocket PC con Windows Mobile, sa di quale rivoluzione copernicana stiamo parlando, a partire dall’addio allo stilo e agli schermi resistivi).

I criteri in base a cui viene giudicata un’azienda riguardano il valore dell’investimento, la qualità della gestione e quella del catalogo di prodotti presenti sul mercato, la responsabilità a livello sociale e anche la capacità di attirare giovani talenti. Subito dopo Apple c’è Amazon: il colosso di Jeff Bezos, che di recente ha perso il titolo di uomo più ricco del pianeta a favore di Elon Musk, ha osservato un’ulteriore crescita in questi tempi difficili, offrendo servizi che hanno assunto una centralità nevralgica considerate le limitazioni dell’ultimo anno. Non a caso, nella classifica Fortune 500, che invece elenca le maggiori società per fatturato operanti negli USA, proprio Apple è stata scavalcata nel 2020 da Amazon (quarto posto, invece, per Cupertino), che si è affermata al seconda posto, dietro a Walmart.

Tornando alle “World’s Most Admired Companies“, sull’ultimo gradino del podio c’è poi Microsoft, mentre Walt Disney si piazza quarta, seguita da Starbucks, Berkshire Hathaway, Alphabet (leggasi: Google), JPMorgan Chase, Netflix e infine Costco Wholesale che chiude la top 10.


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Di admin