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Nonostante le preoccupazioni per la privacy, le partnership tra Amazon Ring e le forze dell’ordine statunitensi non hanno fatto altro che crescere nel 2020, stando all’ultima analisi del Financial Times. L’articolo osserva che ad oggi sono 2.014 i distretti di polizia e vigili del fuoco che hanno qualche tipo di rapporto con Ring: 1.189 di queste sono state siglate l’anno scorso. Dei cinquanta stati che compongono gli USA, solo nel Wyoming e nel Montana non si verificano. La testata ha anche pubblicato una mappa interattiva, per chi fosse interessato.

Le dichiarazioni ufficiali di Ring dicono che le richieste di accesso alle registrazioni per indagini sono state 22.335, sempre nel 2020 (non ci sono dati relativi agli anni precedenti, quindi è impossibile fare comparazioni). Naturalmente la statistica varia molto in base alla zona – si cita per esempio il caso estremo della polizia di Milwaukee: nella sola seconda metà dell’anno sono state presentate 431 richieste, per via di un alto tasso di omicidi. Questo non vuol dire che tutte le richieste siano state accolte, anzi, questo particolare parametro è in calo rispetto al 2019: 57% contro il 68%. Naturalmente molto dipende dalla natura dell’indagine.

Ring ha fatto molto per migliorare la privacy relativa alla condivisione delle registrazioni dei suoi sistemi di sicurezza: il controllo dell’utente è incrementato negli ultimi mesi ed è finalmente stato implementato un protocollo di crittografia end-to-end. Tuttavia, alcune questioni importanti rimangono aperte: un vicino o un semplice passante potrebbe non essere al corrente di comparire in una video registrazione che potrebbe finire in mano alla polizia.


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Di admin