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AAA nuovi social cercasi. Dopo TikTok, il compito di gettare il guanto della sfida ai giganti della rete sociale potrebbe spettare a Clubhouse, il servizio nato nel 2020 da un’idea della coppia Paul Davison e Google Rohan Seth (un imprenditore e un ingegnere) e che in questi giorni è balzato all’onore delle cronache per i finanziamenti ricevuti da alcuni importanti fondi americani.

L’obiettivo di Clubhouse è semplice, almeno sulla carta: favorire le conversazioni fra utenti attraverso l’interazione vocale in tempo reale. Un social network fatto di voci insomma, qualcosa che sta a metà strada fra una chat vocale e un podcast aperto.

ISCRIVERSI A CLUBHOUSE? PER ORA SERVE L’INVITO

Al momento Clubhouse non è accessibile a tutti ma solo agli utenti Apple che abbiano ricevuto un invito da un amico già iscritto. Le limitazioni in questione, hanno spiegato i creatori, sono dettate da ragioni di gestione del carico. Il servizio ha già raggiunto in meno di un anno i due milioni di iscritti ma sta ricevendo moltissime richieste di iscrizione grazie anche all’eco mediatico e all’endorsment di alcuni utenti famosi (Oprah Winfrey e Drake fra gli altri).


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Di admin