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Qualcomm ha comprato NUVIA, una startup fondata appena nel 2019 da tre personaggi di spicco nel settore della progettazione di chip per dispositivi mobile. John Bruno, Manu Gulati e Gerard Williams III hanno lavorato per anni presso colossi del calibro di Broadcom, Apple, AMD e Google. La società aveva avuto un ottimo successo nell’aggiudicarsi i primi finanziamenti privati, per una somma pari a 53 milioni di dollari: il piano era di rivoluzionare il settore dei chip per datacenter. I dettagli precisi dell’operazione non sono mai stati resi troppo noti, ma i tre insistevano molto sulla necessità di incrementare drasticamente l’efficienza energetica dei chip.

Per Qualcomm il vantaggio di accaparrarsi un team di questo calibro è piuttosto ovvio. Il comunicato stampa spiega che l’acquisizione, per cui Qualcomm ha pagato circa 1,4 miliardi di dollari, le permetterà di rafforzare la propria leadership e il proprio pool di talenti, velocizzerà il progresso nello sviluppo di chip di nuova generazione, e in ultimo permetterà agli smartphone che usano i suoi chip di essere sempre più veloci e reattivi.

Segue una lista piuttosto corposa di dichiarazioni ottimistiche e benauguranti di leader del settore tech come Microsoft, Google, Samsung, Acer, Bosch, Continental, LG, Lenovo, Renault, Xiaomi e molti altri. Si nota l’assenza di Apple, che effettivamente con Qualcomm ha avuto un passato piuttosto tumultuoso e che ad oggi è una delle sue principali concorrenti – almeno nel settore dei SoC e processori per dispositivi mobile.


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Di admin