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Prodotta una “nuova farina”: possiamo dire addio ai cereali raffinati? Tecnoandroid

nuova farina

I cereali raffinati sono alimenti ottenuti dalla famiglia vegetale delle Poaceae e il cui consumo è praticamente diffuso a macchia d’olio a partire dal 1880. In termini nutrizionali l’unico vantaggio di consumare cereali raffinati consiste in un minore rischio di assunzione di sostanze fitosanitarie utilizzate nei processi agricoli. Ciò che li ha resi particolarmente apprezzati dai consumatori è la loro maggiore conservazione e le loro migliori proprietà organolettiche rispetto ai cereali integrali non trattati. Sembra però che per i cereali raffinati sia arrivato il momento di fare le valigie. Ciò grazie ad una sorta di nuova farina che potrebbe sostituirli.

A presentare questa “nuova farina” è uno studio pubblicato sulla rivista Food Hydrocolloids da un team di scienziati del Quadram Institute e del King’s College di Londra. In realtà, la nuova farina di cui stiamo parlando è piuttosto un nuovo ingrediente al quale i ricercatori londinesi hanno anche dato un nome. Si chiama PulseON e, diversamente dalla normale farina, utilizza delle particolari fibre alimentari ricavate dai ceci grazie alle quali è possibile rallentare la risposta degli zuccheri presenti nel sangue e provenienti dagli alimenti trasformati.

PulseON: la nuova farina utile per chi soffre di iperglicemia

Gli scienziati inglesi hanno già prodotto pezzi di pane di grano bianco fatto con questa “nuova farina”. Essi hanno ottenuto una riduzione della risposta glicemica nei partecipanti allo studio, addirittura del 40%. Il tutto senza l’insorgenza di particolari effetti collaterali per quanto riguarda le proprietà organolettiche del pane. PulseON potrebbe rivelarsi molto utile se inserito in nuove tipologie di pane o di altri prodotti alimentari a base di carboidrati. Ciò, soprattutto in quei soggetti che vogliono tenere sotto controllo la propria glicemia e che soffrono di diabete mellito di tipo 2.

Si tratta di una invenzione davvero straordinaria che potrebbe rappresentare un valido strumento da utilizzare per sostenere le misure di salute pubblica. Tutto ciò, al fine di migliorare la stessa salute pubblica attraverso diete migliori.

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Di admin