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Il 2020 è stato un anno importante per le fonderie di tutto il mondo, la cui industria ha raggiunto un fatturato di 82 miliardi di dollari, un dato in crescita del 23% rispetto all’anno precedente. Si tratta senza dubbio di un risultato impressionante, anche alla luce del fatto che sia avvenuto in un periodo caratterizzato da forte incertezza, specialmente per via della crisi sanitaria globale.

Tanti i motori di crescita nel corso del 2020, a cominciare dal lancio delle console di nuova generazione – visto che sia PS5 che Xbox Series X/S hanno spinto la domanda di chip a 7nm -, la sempre maggiore richiesta di dispositivi mobili 5G, le nuove CPU e GPU – queste ultime presentate sia da Nvidia che da AMD – e il potenziamento di tantissime infrastrutture server e cloud che hanno dovuto fronteggiare una domanda crescente durante l’anno.

I dati esaminati sono quelli che emergono dal rapporto di Counterpoint, le cui analisi sembrano anticipare un 2021 altrettanto florido per tutto il settore. In generale il tasso di crescita dovrebbe essere più contenuto – ma pur sempre in doppia cifra – e posizionarsi attorno al 12% (arrivando quindi a quota 92 miliardi), con alcune eccezioni come TSMC. Le fonderie taiwanesi, infatti, dovrebbero continuare a ottenere risultati superiori a quelli della media di mercato, posizionandosi su livelli di crescita compresi tra il 13 e il 16%.


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Di admin