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Il progetto di SpaceX volto a fornire connettività Internet tramite una costellazione di satelliti fa importanti passi avanti nel Vecchio Continente. Nel Regno Unito l’Ofcom ha approvato Starlink e anche da Germania, Grecia e Francia provengono segnali incoraggianti in vista del futuro debutto. Nel Regno Unito sono partiti i primi test pubblici, il sistema è ancora in fase beta, ma dai primi riscontri è già in grado di offrire velocità di download di circa 85Mbps*.

L’approvazione da parte dell’ente regolatore risale a novembre dello scorso anno e Starlink ha iniziato a spedire i kit di test (QUI alcuni riscontri relativi al funzionamento del kit nel mercato statunitense) a metà dicembre. Il kit – formato da una parabola e da un router – viene proposto a 439 steriline (circa 490 euro) e prevede un canone mensile di 84 sterline (poco più di 90 euro). Si tratta di costi e di una qualità del servizio che appare giustificata in relazione allo scenario di impiego: il vantaggio di una rete satellitare dedicata a Internet sta nella possibilità di raggiungere aree che diversamente resterebbero tagliate fuori dalla copertura o che potrebbero contare solo su connessioni a bassa velocità. Nel Regno Unito il servizio di Starlink entra in diretta competizione con quello di OneWeb.

I dettagli sull’arrivo in altre nazioni europee si fanno più sfumati: al momento non si ha ancora notizia di test pubblici come quelli svolti nel Regno Unito: Starlink è stato approvato dalle autorità competenti in Grecia e Germania, in Francia SpaceX ha avuto il via libera per realizzare tre infrastrutture di terra (a Gravelines, Villenave-d’Ornon, e Belin-Béliet). Estendendo l’ambito di osservazione oltre i confini del continente europeo, si rileva che anche le autorità australiane hanno acceso il semaforo verde ponendo le basi per l’esordio del servizio.


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Di admin