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La sonda spaziale nata dalla collaborazione tra NASA ed ESA è recentemente arrivata nelle vicinanze di Venere, effettuando così il primo di una serie di sorvoli planetari prima di modificare la sua orbita per l’obiettivo primario, il Sole. L’approccio ravvicinato è avvenuto ieri alle 13.39 secondo il nostro fuso orario, in quel momento la sonda si trovava a circa 7.500 km dalle nuvole più alte (posizionate a circa 80 km dalla superficie).

Ricordiamo che la sonda Solar Orbiter è partita dalla Terra lo scorso 10 febbraio e studierà la nostra stella natale per circa 7 anni. Per avvicinarsi nella maniera corretta saranno necessari diversi giri attorno al pianeta, durante i quali avverranno gli aggiustamenti orbitali necessari. Dunque l’obiettivo primario resta il Sole e la necessità di posizionare lo scudo termico nella direzione corretta limiterà le osservazioni, sappiamo ad esempio che non verranno scattate foto di Venere con il Solar Obiter. Tuttavia i dati raccolti si riveleranno ugualmente fondamentali, ad esempio per lo studio delle interazioni venusiane con il vento solare.

Il percorso di Solar Orbiter attorno al Sole è stato scelto per essere “in risonanza” con Venere, il che significa che tornerà nelle vicinanze del pianeta e potrà nuovamente utilizzare la sua gravità per alterare o inclinare la sua orbita. Il prossimo incontro è previsto nell’agosto 2022. Durante il sorvolo di ieri gli scienziati hanno raccolto dati utilizzando il magnetometro del veicolo spaziale, lo strumento per onde radio e plasma e alcuni sensori del rilevatore di particelle energetiche. Non si conoscono i risultati ma il loro impatto scientifico dovrebbe risultare limitato.


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Di admin